venerdì 8 gennaio 2010

Sovrani e sudditi

Autore: Simo

Smettiamola!
Basta parlare di Sinistra e Destra. Basta comizi, basta battaglie verbali, basta bugie... Non facciamoci fregare. Dicono che l'Italia è il regno dei furbi, ebbene dimostriamolo e smettiamo di mentire a noi stessi: la democrazia non esiste più. E' difficile farsene una ragione, come è difficile accettare che Babbo Natale non esiste e che la Befana non verrà più a farci visita... ma bisogna fare uno sforzo, piangere un po' e poi crescere. Oh si, loro (i cosiddetti "politici") sono molto abili a camuffarsi da Santa Claus; sono bravissimi nel convincerci che la Befana ci porterà ancora i dolcetti, ma non è così. Ci trattano come dei bambini, vogliono continuare a farci vivere in un mondo di favole dove la politica ha ancora come primo obiettivo il benessere dei cittadini e lo sviluppo del Paese, dove chi sbaglia paga, dove la legge è uguale per tutti, dove il razzismo è solo un brutto ricordo, dove la crisi è quasi finita. CAZZATE. La politica è MORTA. La democrazia è MORTA. Basta smettere di guardare la TV e cominciare ad OSSERVARLA per rendersene conto: gli scontri politici sono delle farse. Gente che grida paroloni al vento senza mai arrivare al punto, senza mai ammettere colpe, senza mai realizzare qualcosa di concreto. Le uniche cose concrete sono i soldi che si intascano ogni mese, equivalenti ad uno stipendio ANNUALE di un operaio (se fortunato); sono le pensioni che ottengono con una sola legislatura, mentre tutti noi dobbiamo lavorare una vita per ottenerla; sono i privilegi che hanno sempre e ovunque, a teatro, al museo, al ristorante! E chi non è in politca cosa fa? Li guarda dal basso mentre si spartiscono la torta e intanto muore di fame. E allora perchè nessuno reagisce? Per due motivi principali: 1) accettare che NESSUNO tra i politici fa il nostro interesse è spaventoso e 2) siamo troppo comodi e il timore di perdere quel poco che abbiamo (e che comunque è tutta la nostra vita) ci terrorizza. E allora conviene illudersi che prima o poi le cose si assesteranno, che c'è ancora qualcuno in cui confidare, che verrà Superman a salvarci.
Bisogna dire NO. Bisogna capire che stiamo andando nella direzione sbagliata e cambiarla o si arriverà a un drastico punto di non ritorno... E come si fa a cambiare direzione? A piccoli passi e soprattutto muovendo il primo essenziale passetto: comprendere la VERA situazione in cui viviamo. E la situazione in cui viviamo non è una Repubblica, non è una democrazia, è un IMPERO e come in tutti gli imperi, c'è il Re, ci sono i nobili e ci sono i servi. Per vederla in maniera ancora più semplificata, ci sono i ricchi e ci sono i poveri. Punto, non c'è nient'altro! Tutto il resto è un velo di Maya che ci impedisce di riconoscere questa basilare realtà, perchè il fatto di riconoscerla corrisponderebbe ad un duro colpo per i potenti che ci velano gli occhi.
Prima di darmi del pazzo, pensateci bene. Quanto sono lontani i politici dai veri problemi della società? Quand'è stata l'ultima volta che avete avvertito un beneficio EFFETTIVO derivato DIRETTAMENTE da un'azione politica di qualsiasi fazione? Loro sono un mondo a parte, sono la casta privilegiata dei sovrani e noi siamo la casta massacrata dei sudditi. E' una visione avvilente e deprimente, ma è la realtà in cui viviamo. I politici appaiono in televisione e parlano, dicono cose, poi le smentiscono, poi le ridicono, poi si correggono, prima si attaccano, poi si alleano... Non è palese?! Ci prendono in giro. Non c'è una Sinistra, non c'è una Destra: sono solo PAROLE che hanno perso il loro significato e che vengono strumentalizzate per farci credere di viviere ancora in una Repubblica democratica dove il popolo è sovrano. NON E' COSI'. Se il popolo è sovrano, perchè è infelice? Se il popolo è sovrano, perchè guadagna meno dei politici? Se il popolo è sovrano, perchè non può scegliere i propri ministri? Sono molte le cose che non tornano se si vuole continuare a credere alla favola della democrazia. Ma se si trova il coraggio di smascherarne la menzogna, allora ogni pezzo del puzzle va al suo posto e la realtà ci appare per come è davvero. E non è una cosa da poco, perchè conoscere a fondo la situazione avversa in cui si vive ed il nemico da combattere per migliorarla è il primo e fondamentale passo verso la riconquista della dignità e della giustizia. SVEGLIA!

1 commenti:

Ema ha detto...

Oggi per caso mi è capitato di leggere un brano tratto da "La democrazia in America" di Tocqueville che mi ha colpito e fatto ripensare a questo articolo. Lo riporto qui di seguito : “Se un regime dispotico si instaurasse presso le nazioni democratiche attuali, esso presenterebbe - credo - caratteristiche diverse da quelle tradizionali: sarebbe più esteso e più morbido, e degraderebbe gli uomini senza tormentarli [...].
Voglio immaginare sotto quale rinnovato aspetto il dispotismo potrebbe ripresentarsi nel nostro mondo : e vedo una folla immensa di uomini, in tutto simili fra di loro, che girano senza posa su se stessi per procurarsi i piccoli e volgari piaceri di cui nutrono la propria anima. Ciascuno di loro, chiuso nel suo guscio, è come estraneo al destino di tutti gli altri: i figli e gli amici intimi esauriscono per lui l'intera specie umana; quanto agli altri concittadini, egli vive fra di loro, ma non li vede; li tocca, ma non li sente; esiste solo in se stesso e per se stesso, e se pur gli resta ancora una famiglia, si può ben dire che non ha più una patria.
Al di sopra di costoro s'innalza un potere immenso e tutorio, che s'incarica in forma esclusiva di assicurare i loro godimenti e di vegliare sulla loro sorte. È un potere assoluto, articolato, costante, previdente e morbido. Sarebbe paragonabile all'autorità di un padre se, come questa, si proponesse di preparare gli uomini all'età adulta, ma esso, al contrario, mira solo a bloccarli irrevocabilmente nell'infanzia; esso desidera che i cittadini si divertano, purchè non pensino che a divertirsi. Volentieri si adopera a renderli felici; provvede alla loro sicurezza, prevede e soddisfa i loro bisogni, facilita i loro piaceri, dirige i loro affari più importanti e le loro industrie, regola le loro successioni, ripartisce le loro eredità. Perchè mai non potrebbe liberarli per intero dal disturbo di pensare e dalle pene del vivere?
In questo modo giorno dopo giorno, esso rende meno utile e più raro l'esercizio del libero arbitrio; riduce l'attività e la volontà dei cittadini in limiti sempre più angusti, e un po' alla volta li priva persino della capacità di governare se stessi”.

Non aggiungo altro perchè non ritengo sia necessario.

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